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01/04/2011
A SCUOLA DI LEGALITA' CON L'ARMA DEI CARABINIERI
Gli alunni dll'istituto Carducci- Morlino incontrano il Capitano Cirillo ed il Maresciallo Cianciarulo
 
Sotto i vigili occhi dei Padri della Patria Cavour, Garibaldi e Mazzini e lo stendardo tricolore e dopo l'esecuzione del Canto degli Italiani eseguito dagli alunni del "Carducci-Morlino", si svolto un incontro tra gli alunni dell'Istituto Aviglianese diretto dalla preside Arlotto e i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, ospiti il comandante della locale Stazione Carmine Cianciarulo ed il capitano Raffaele Cirillo, Comandante della Compagnia dei carabinieri di Potenza. IL tema era "IL contributo dell'Arma dei Carabinieri per l'educazione alla legalità", invero si è trattata di una lezione, un dialogo, un incontro - confronto tra i giovani alunni ed il giovane capitano- trentenne ma con 13 anni di carriera- da poco arrivato in Basilicata dopo servizio al Nord del Paese. Con linguaggio adatto alla giovanile platea, si è discusso di bullismo, di senso della responsabilità, di rispetto e libertà personale e degli altri. Siamo tutti uguali, qualunque il ceto sociale, qualunque sia l'aspetto fisico o le ricchezze economiche - questo tra i messaggi del relatore - quello che rende uguali è che abbiamo tutti una testa ed un cervello funzionate; questo il messaggio agli alunni del Carducci. Ma cosa è la legalità? Per rispondere ad un interrogativo complesso, il capitano Cirillo non esista a chiedere se conoscono Spiderman, certo tutti i ragazzi sanno chi sia "l'arrampicamuri"; quindi il cap. Cirillo dice una frase famosa del film "a grandi poteri, grande responsabilità". Ci è grande, chi ha più liberta, chi più forte e sviluppato deve essere da guida e da aiuto ai più piccoli e non cercare di fare il "capetto". Anzi deve aiutare, così si passa ad un latro elemento della legalità ovvero perseguire il "Bene Comune" evitando di pensare solo all'interesse personale. "Scegliere la strada della legalità è la più difficile" spiega Cirillo " certo è più facile pensare ai propri interessi, ma abbiamo la testa ed il cervello". Quindi rivolgendosi ai giovani alunni dice che la legalità è anche "discernimento tra il bene comune e l'interesse privato. Essere capaci di pensare con la propria testa e evitare di fare qualcosa perchè tutti lo fanno, perché i "grandi lo fanno anche è se è sbagliato. Poi chiede se qualcuno vuole fare domande; inizia Giovanni che chiede se il capitano ha mai inseguito qualcuno che ha forzato un posto di blocco, Donatello invece se i comportamenti sbagliati nascono da una cattiva educazione, Gloria invece chiede come possiamo liberarci dalla droga. Partecipano gli alunni del Carducci, le domande sono tante - partono anche applausi di incitamento- la lezione è piaciuta; il comandante dell'arma ricorda anche il giudice Falcone per dare un consiglio ai ragazzi di perseguire la legalità come stile di vita, cita una sua frase: " Tirate la testa dal pozzo del compromesso".
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
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