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18/04/2010
LA GIUNTA C'È, I DISSIDI ANCHE
Per protesta tre consiglieri della maggioranza si presentano in ritardo
 
Un consiglio comunale che sarà ricordato a lungo, il primo trasmetto in diretta su www.aviglianonline.eu e per il ritardo di un’ora, dovuto alla difficoltà della composizione della giunta comunale. L’avevamo definito 5+ 1 e tale è rimasto, ma la data 17, infausta per gli scaramantici, ha portato qualche problema alla maggioranza di centrosinistra, tutta interna al Partito Democratico nel disegnare i componenti dell’esecutivo. A nulla erano valse le riunioni di ieri sera, prima tra tutti gli alleati, poi interna ai democratici fino alle due di notte, nessuna soluzione tutto rimandato il giorno dopo, che si è protratto poi nel pomeriggio. La questione nasceva dalla richiesta di due assessorati su due disponibili da parte del gruppo legato all’ex consigliere provinciale Angelo Vito Sabia, a nulla sono valse le vie diplomatiche attuate dallo stesso Summa, assieme al predecessore Tripaldi ed all’esperto Domenico Pace, per trovare una soluzione armonica all’interno del partito di maggioranza. La nuova giunta presenta sempre il vicesindaco esterno Donato Salvatore con delega alle politiche comunitarie, due Pd con il giovanissimo Emilio Colangelo assessore allo sport, turismo e politiche di promozione del territorio, entra a sorpresa l’avvocato Vito Lucia, residente Lagopesole ma votato anche al centro, ottiene bilancio, finanze e innovazione, Leonardo Sileo ai lavori pubblici, riconferma alle politiche sociali per Ivan Santoro. Una soluzione che coglie di sorpresa, non si tratta solo di nomi, ma è il segnale del dissenso del gruppo formato da Donato Sabia, Mecca e D’Andrea – Vito Fernando Rosa di Unità Popolare li definisce “la Lega Nord di Sant’Angelo”, infatti, il pubblico noterà la loro assenza, arriveranno in ritardo di mezzora, certo non dovuto a problemi di trasporto. Un comportamento definito dal capogruppo pdl Mimmo Salvatore di sciatteria istituzionale, utilizzando un termine che lo stesso Donato Salvatore utilizzò per stigmatizzare l’atteggiamento della passata amministrazione. Un problema politico del Pd, grande partito nazionale e di maggioranza relativa con ben 8 consiglieri, che dovrebbe essere garante della tenuta del centrosinistra, mentre non riesce a smussare frizioni interne causate da qualche personalismo o spinta localistica, che potrebbe nuocere alla tenuta complessiva del partito, della maggioranza, un dato che dovrebbe far riflettere la dirigenza, sopratutto in prossimità della stagione congressuale. Inizia l’amministrazione Summa, con giunta praticamente rinnovata ed un’opposizione che già fa sentire la sua voce. Vito Fernando chiede di adottare un nuovo statuto e propone di istituire il Presidente del Consiglio comunale ad appannaggio delle opposizioni, per la precisione al Pdl avendo maggior peso elettorale. L’esponente di Unità Popolare ha chiesto anche le dimissioni del vicesindaco esterno, non essendo stato suffragato dal voto popolare ma scelto per un accordo regionale “mentre resta fuori Bochicchio che ha avuto la fiducia di mezzo migliaio di cittadini”. Gli fa eco Vicenzo Claps, primo degli eletti nel Pdl: “ Creeremo opposizione dura ma costrittiva, alternativa alla maggioranza di Vito Summa. Per evitare che l’attività amministrativa si areni come accaduto nel recente passato”. “ La mancata presenza iniziale di tre consiglieri di maggioranza fa capire che l’amministrazione Summa inizia col piede sbagliato” afferma il Pdl Salvatore “ dimostrazione che è solo una coalizione di potere, dove governano personalismi locali senza lo stralcio di progetto politico”.
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
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