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08/04/2010
GIANNINO ROMANIELLO, UNICO PORTABANDIERA DELLA SINISTRA IN CONSIGLIO REGIONALE
Sindacalista prestato alla politica, iniziò nel 75 come consigliere coumale ad Avigliano
 
Pochi forse lo ricordano, l’impegno politico l’inizio nel lontano 1975, quando fu eletto consigliere comunale per Sinistra Comunista in quella che fu una breve parentesi di amministrazione di sinistra ad Avigliano, tre anni sino al 1978 e poi il ritorno della Maggioranza assoluta alla Democrazia Cristiana. Tre anni solamente per il giovane Giannino Romaniello ma intensi, furono i tempi dell’occupazione del consiglio comunale per garantire il diritto alle case popolari ai legittimi assegnatari, che poi portò Avigliano ad entrare in un decreto governativo speciale per la residenza pubblica e quindi più alloggi, per la prima volta anche nelle zone rurali. Poi l’esperienza del sindacato, operaio nella ditta Sorrentino, in distacco sindacale diventa segretario provinciale della FILLEA (lavoratori delle costruzioni) fino al 1984, provinciale e poi regionale della FIOM fino al 1989, 1992 che con l’insediamento della fiat a Melfi, su richiesta della fiom e della cgil nazionale torno a dirigere la fiom regionale seguendo tutta la fase iniziale dell’insediamento della fiom nel comprensorio di Melfi. Infine segretario generale della cgil di Basilicata nel 1999 incarico ricoperto fino alle elezioni regionali del 2005, la sua prima esperienza di candidato regionale nella lista Uniti nell’Ulivo, in quota Ds fu il primo dei non eletti. Esponente della sinistra dei Ds, tra i fondatori di Sel, Romaniello ora è consigliere regionale, anzi l’unico rappresentante della sinistra storica italiana, non capitava dal 1970. “Un Risultato positivo per Sel, forse con mezzi maggiori avremmo avuto qualche punto in più, ma è un inizio positivo per costruire e rafforzare il partito. Risultato positivo anche per il sottoscritto, da non valutare rispetto al 2005, perchè erano condizioni politiche e partitiche differenti, allora lista unica ed io ero segretario regionale della Cgil” Un voto che cambia la geografia politica, per Romaniello non è cosi, da “ imputare agli errori infantili del Pcdi e di Rifondazione Comunista”il riferimento è alla mancata lista in provincia di Matera, dunque rammarico per una maggioranza regionale spostata troppo al centro “E’ un dato che non mi piace: a sinistra ci saremo solo Psi e Sel e mi sarebbe piaciuto che i compagni della federazione di sinistra avessero eletto rappresentanti, così avremmo potuto spostare il baricentro a sinistra.”.“Sindacalista prestato alla politica, presidente del comitato per le politiche del lavoro, che sono il cuore del programma del neoconsigliere “ Bisogna bloccare ogni forma di precariato, anzi stabilizzare quelli che hanno contratti in essere. La Sel si batterà per creare condizioni per creare lavori stabili nel rispetto della dignità e della libertà dei giovani disoccupati e precari lucani. E porremo il tema della discontinuità per la nuova giunta e di scindere il ruolo consiliare da quello esecutivo.
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
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