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14/02/2010
AVIGLIANO, CITTÀ DI UOMINI ILLUSTRI E SACERDOTI
Il calendario 2010 della parrocchia ricorda gli uomini di fede della comunità
 
Gareggiate nello stimarvi a vicenda”, è il versetto tratto dalla lettera ai romani di Paolo di Tarso, scelto come tema pastorale del 2010 da parte della parrocchia Santa Maria del Carmine, anno dedicato dal Benedetto XVI ai sacerdoti. Proprio ai ministri di culto che hanno svolto la loro missione ad Avigliano è riservato ampio spazio nel calendario 2010 della parrocchia. Brevi note biografiche, piccole storie di religiosi, alcuni ancora vivi nel ricordo della popolazione cattolica e laica, altri, lontani nel tempo, che corrono il pericolo dell’Oblio. Tra questi Don Peppino Bochicchio (1882-1919) teologo e cancelliere della curia, Don Vito Genovese( 1913-1967) sacerdote attivo nel sociale e nella politica dove fu tra i promotori del partito dei cattolici. Sono ricordate figure eminenti della cultura come mons. Antonio Verrastro ( 1921-1970) che fu rettore del Seminario di Salerno e del Francescano archeologo Virgilio Corbo, nato nel 1918, nel 1928 entra nel collegio dei francescani minori ad Emmaus e si spegne a Cafarnao nel 1991, a lui si deve la scoperta della casa di San Pietro e della sinagoga frequentata da Gesù e tutta l’archeologia legata ai luoghi sacri porta l’impronta della sua attività scientifica: da ricordare anche la scoperta della tomba di Erode il Grande.Non potevano mancare il ricordo di Don Mimì Mecca, nato nel 1926, prematuramente scomparso nel 1982, forse il sacerdote più amato che Avigliano ricordi, pioniere della comunicazione sociale, fondò nel 70 il periodico cittadino “Fuori Moda”, promotore del circolo Anspi, che dotò anche di una biblioteca a disposizione dei Giovani. E poi Padre Carmelo Pace, il sacerdote dal saio nero in ricordo dei suoi trascorsi di francescano conventuale, scomparso nel 2006, fu anche parroco a Castrovillari (Cs) ed a Melfi. Col trascorrere dei giorni e dei mesi, tracce di uomini di fede che hanno lasciato un segno nella parrocchia ricettizia di Avigliano e che hanno professato l’attività pastorale anche in quella che è chiamata la “nazione aviglianese”, che trova l’unità, oltre i confini comunali, nel Santuario del Monte Carmine.
 
Leonardo Pisani
fonte LA NUOVA DEL SUD
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