LA REALTÀ E UN DOVERE. IL SOGNO, UN DIRITTO

“Les Amants” o “Gli amanti” del il pittore Belga Renè Magritte è una delle opere d'arte che viste una volta non si dimentica mai più. Il dipinto mostra un bacio appassionato di due amanti con volti coperti con da drappo bianco. Un immagine che ci fa riflettere e ci spinge a cercare di capire la storia che c'è dietro a questa scena. Anche alla fine di una accurata indagine però non è possibile arrivare ad una conclusione definitiva. Due amanti che si baciano con i volti coperti perché costretti a nascondere il loro amore proibito a tutto il mondo? Oppure è una immagine che parla di morte e impossibilita di comunicare? È un amore vero, ma destinato a rimanere nascosto o un amore muto e ceco capace a comunicare solo tramite l'attrazione fisica? Chi c'è dietro a questi volti coperti, privi di sensi di tatto e di vista? La madre dell'autore si è suicidata quando lui aveva appena 14 anni. Il suo corpo è stato trovato nelle acque del fiume con la testa avvolta nella camicia da notte. Sapendo questo ci poniamo altre domande: quel bacio può essere scambiato dai due defunti e il loro amore è solo un lontano ricordo? Siamo difronte alla morte che ostacola il procedimento di una storia d'amore? Questa immagine trasmette una forte inquietudine. La tensione dei due amanti e il senso di agnosia sono evidenziati da chiaroscuro creato con lo sfondo blu e rosso del muro che contrasta con volti bianchi di due amanti. L'immagine gioca con la mente dello spettatore. Lo stesso pittore diceva “Amo le immagini il cui significato è sconosciuto poiché il significato della mente stessa è sconosciuto”. La varietà di interpretazioni rende il quadro universale, come è universale la condizione dei due amanti costretti a vivere il loro amore in segreto.

Rene Magritte è uno dei più originali esponenti del surrealismo. Nato nel 1898 in una famiglia borghese inizialmente crea dipinti che si avvicinano di più al cubismo e al futurismo. La svolta del suo stile accade dopo aver scoperto le opere di Giorgio de Chirico, un pittore e scrittore italiano, esponente della pittura metafisica. Proprio alla sua opera “”Ettore e Andromaca” che rappresenta due manichini che cercano di unirsi in un abbraccio impossibile si ispira pittore Belga dipingendo “Gli amanti”. La differenza tra i due quadri è che avanti ai manichini di De Chirico lo spettatore percepisce una certa distanza. La mancanza di questa distanza invece, nel quadro di Magritte ci fa sentire un senso di tensione e angoscia avanti ai due amanti con volti coperti.

Magritte ha venduto il suo primo dipinto nel 1923, ma il massimo della popolarità la raggiunge negli anni '50. Il pittore Belga con suo mondo surreale vivo nei suoi quadri tocca la parte irrazionale della mente. Le scene dei suoi quadri assomigliano ad un sogno e non alla realtà. L'artista nelle sue tele ripete spesso gli stessi simboli e figure,e di questi il volto coperto con un velo bianco appare quasi ossessivo. I suoi dipinti hanno una particolare atmosfera misteriosa. Anche se inizialmente siamo indifferenti, guardandoli più attentamente non possiamo che rimanerne colpiti. L'esempio di questo tipo di opera è “Impero delle luci”. È un gioco sofisticato con la nostra mente, un paesaggio a primo momento sembra quasi banale, poi subito ci accorgiamo che c'è qualcosa che non va. La casa con il lampione acceso è una immagine notturna, mentre il cielo con le nuvole dietro è come lo vediamo di giorno. Questa armonia quasi impossibile da raggiungere che appare da questo dipinto lo stesso Magritte chiamava la poesia. Il sogno per i surrealisti (sicuramente ispirati anche dalla teoria dei sogni di Freud) è visto come essenza dell'uomo e per questo la sua rappresentazione diventa fondamentale. Magritte provoca, ci fa riflettere e ci porta in un viaggio nella nostra mente. Dipinge una pipa per scrivere sotto “Questa non è una pipa”. Al inizio rimaniamo perplessi, ma poi ci rendiamo conto della illusione che stiamo vivendo. Questa non è una pipa, ma solo un quadro con l'immagine che lo rappresenta. Un' altra volta il pittore gioca con il senso delle cose. Magritte sorprende e incanta. Non si può restare indifferenti guardando “Lo stupro”, una immagine scioccante che trasforma il viso di una donna in un oggetto di desiderio fisico. Gli occhi sono sostituiti dai seni invece i genitali sostituiscono la bocca. Una immagine cosi attuale oggi visto le continue violenze sulle donne che vengono considerate spesso dall'uomo come un oggetto usa e getta. Immagine che colpisce con disarmante verità. In tutto questo Magritte usa una tecnica pittorica realistica, molto accurata, basata sul trompe l'oeil. Questa tecnica (tradotta dal francese significa “inganna l'occhio”), crea l'illusione che stiamo guardando un oggetto reale, tridimensionale, perdendo invece di vista la parete sulla quale è dipinto. L'artista Belga raggiunge ottiene questo effetto in modo straordinario con l'uso di luci, colori e perfetta conoscenza di regole matematiche e geometriche che servono per ottenere questa illusione.

René Magritte muore nel 1967 dopo aver dipinto più di mille opere d'arte. L'Uomo ha bisogno di sognare. Quando ero piccola sognavo leggendo “Alice nel paese delle meraviglie”. Adesso lo faccio perdendomi in questa atmosfera misteriosa e affascinante dei quadri di Magritte. Sono convinta che per essere felici abbiamo bisogno di sognare non solo di notte. Per questo chiudo con le parole dello scrittore Vittorio Salvati: “La realtà è un dovere. Il sogno, un diritto”.




A mio bimbo....

Che sei la mia realtà e il mio sogno più bello
13/08/2014 - autore: Natalia Michalak
fonte: aviglianonline.eu

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