ID: 1219
L’ENTE PARCO DELL’APPENNINO LUCANO SI INVENTA PER 4 MILIONI DI € LA PROFESSIONE DI ‘GUARDATORI DI TUBI’

12/02/2016

inviato da Gianni Rosa
per Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale

TESTO NON FORMATTATO

L’Ente Parco dell’Appennino Lucano si inventa per 4 milioni di € la professione di ‘guardatori di tubi’ L’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano ha pubblicato, il 22 gennaio scorso, un bando di gara per la realizzazione del Progetto Security. Parliamo della molto pubblicizzata ispezione visiva e ambientale nel territorio del Parco sul corretto funzionamento delle condotte per il trasporto a distanza di idrocarburi, per la ‘modica’ cifra di 3.403.868,87 I.V.A. esclusa. Le domande a Pittella, poste con la nostra interrogazione, presentata ieri, sono tante. Anzi tantissime. Il progetto, in pratica, nonostante la grande pubblicità fatta all’iniziativa, riguarda semplicemente l’attività di controllo visivo, ovvero andare sul posto e guardare, tutti i giorni, per 3 anni, le condotte che rientrano nel territorio del Parco. Ma ci chiediamo: è possibile spendere quasi 4.000.000 di euro per assumere persone che devono guardare dei tubi? L’Ente Parco, travalicando quelle che sono le sue competenze, fa finta di ignorare tutta la legislazione nazionale e regionale in materia per fare un po’ di clientela. Sembra che, dopo anni di attività petrolifera, l’Ente Parco scopre solo oggi di avere delle condotte che trasportano materiale inquinante e sente l’esigenza di controllare. Quello che ci viene prospettato, quindi, è che in tutti questi anni queste ‘benedette’ condotte non sarebbero state sottoposte ad alcun controllo. Nulla di più assurdo. Non ci sfugge, poi, che nel bando non è richiesta alcuna competenza specialistica da parte di chi dovrebbe svolgere l’attività di controllo, del resto non ci vuole molto a guardare delle condotte, il che permette di avere mani libere sulle assunzioni. Non è che è necessario fare un concorso per ‘guardatori di tubi’. Ricordiamo ancora le ‘assunzioni a comando’ per rinforzare la segreteria del Presidente della Regione, quindi, le manovre clientelari dell’Ente Parco non ci meravigliano più. Quello che ci disturba, e non poco, è che si utilizzino risorse rinvenienti dalle royalties e destinate al controllo ambientale per, nel migliore dei casi, assumere qualche clientes. Essendo risorse anche regionali, abbiamo chiesto l’annullamento del bando e le intenzioni del Presidente della Regione rispetto a tale richiesta. Potenza, 11 febbraio 2016 Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale


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