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LETTERA AL SINDACO E ALL'ASSESSORE
 
 
Egregio Sindaco ed Assessore

Siamo i lavoratori ex reddito minimo di inserimento ed ex mobilità assunti dal Consorzio di Bonifica della Basilicata nel settore della forestazione, ed attualmente in forza c/o il Comune di Avigliano che, come Lei ben conosce, si occupano di lavori indispensabili legati al dissesto idrogeologico ed al decoro urbano. Conosciamo la sua sensibilità ed il suo attaccamento alla risoluzione dei problemi esistenti sul nostro territorio comunale e ci impegniamo quotidianamente per dare il meglio e per contribuire a rendere più pulito e vivibile lo stesso.

Ci permettiamo di segnalarLe, con rammarico, il nostro disagio nell’apprendere, in questi giorni, che le famose 102 giornate lavorative che permettono a molti di noi di mantenere la famiglia, in condizioni di sopravvivenza, sono a rischio di ridursi ad 85, con evidenti riflessi economici e contributivi. Non vogliamo rappresentare un problema, crediamo solo che in questo difficile momento rappresentiamo una delle poche categorie che può continuare a lavorare, data la tipologia dell’attività, in un settore da tanti definito strategico ed indispensabile e non riusciamo a capire il motivo di questa scelta da parte degli organi regionali. Altre categorie sono costrette a fermarsi, e ciò ci rende tristi e solidali nei loro confronti, noi che possiamo continuare a farlo dovremmo essere bloccati, perché? Ciò non impoverirebbe ulteriormente l’economia complessiva del paese?

Dopo la riunione del 5 agosto u.s. tenutasi nella sede del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata con l’Assessore Fanelli, il direttore generale Donato Del Corso, il dirigente Giuseppe Eligiato e l’amministratore unico del Consorzio di Bonifica Giuseppe Musacchio, avevamo appreso dai segretari generali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’impegno assunto affinché si mantenessero le 102 giornate lavorative svolte nel 2019 dalla nostra platea di lavoratori.

Ci sentiamo già bistrattati rispetto ai nostri colleghi del Consorzio che svolgono le 151 giornate lavorative, però se questo era il possibile che si poteva fare per noi, in maniera dignitosa abbiamo pensato: “sempre meglio di andare a chiedere l’elemosina”.

Ora questo passo indietro, questa riduzione delle giornate ci preoccupa. Non si tratta di grossi investimenti, si tratta di aggiungere 17 giornate che potrebbero sembrare poche ma, per chi fa fatica ad andare avanti sono molto: significa mettere a rischio povertà una platea di circa 800 famiglie a livello regionale e di una quindicina di famiglie, a livello locale.

Ci appelliamo, egregio Sindaco, alla sua sensibilità verso suoi concittadini e verso il mondo del lavoro e Le chiediamo di farsi portavoce presso la Giunta Bardi perché nessuno venga lasciato indietro.

Non chiediamo regali, vogliamo semplicemente lavorare, dignitosamente, ed aiutare il nostro territorio a non degradarsi ulteriormente.

Fiduciosi nel suo interessamento Le porgiamo il nostro ringraziamento anticipato.

 
inviato il 20/11/2020
da Rossana Placido
per I lavoratori ex mobilità ed ex reddito minimo del Consorzio di Bonifica della Basilicata
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