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LA SIPBC A MATERA. PRESENTE IL VICE PRESIDENTE NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI ANNA MARIA SCALISE
 
 
Si è svolto ieri sera, nella elegante sala di Palazzo Gattini a Matera, una serata culturale di interesse interregionale, organizzata dalla sezione Calabria della Società Italiana per la protezione dei Beni Culturali ONLUS (Sipbc) cui ha preso parte il Vice Presidente Nazionale Anna Maria Scalise ed i Presidenti delle sezioni regionali di Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.

Durante la serata è stato presentato il libro della calabrese Isabella Freccia, “L’amore è più forte della guerra”,docente da sempre appassionata di scrittura, autrice di diversi racconti anche in vernacolo coriglianese. Donna dallo spirito leggiadro ma mai superficiale, sempre capace di coniugare la dolcezza dei sentimenti per gli affetti più cari con l’animo di una tempra d’acciaio. Il volume, corredato da splendide fotografie, dalla copertina in poi, che riproducono fedelmente alcuni spaccati della vita dell’epoca narrata dall’autrice con dovizia di particolari, nei personaggi come nei luoghi e nelle situazioni, si configura come l’affresco di una storia d’amore difficile e tormentata. Con la sensibilità che le è propria e le sue note capacità descrittive di scorci, immagini, odori e suoni della natura, l’autrice arricchisce quella che è la testimonianza di gioie e soprattutto vicissitudini intercorse dai due giovani protagonisti della storia con particolari suggestivi e riproposizioni di momenti di convivialità come di sventura. Quest’ultimo libro è una storia di vita che l’Autrice ha voluto testimoniare alle giovani generazioni perché sappiano e non dimentichino. Un racconto esemplare, ricco di buoni sentimenti e spiritualità, dove il tempo e il passato non assumono un aspetto evanescente ma risonanza di umanità ed esperienza; una sorta di diario ricco di sensazioni.

“L’amore è più forte della guerra”, che mira attraverso una storia d’amore romanzata a far conoscere sul piano antropologico il mondo contadino e le usanze delle regioni del Mezzogiorno d’Italia, da considerare senz’altro come “beni culturali” immateriali del nostro Paese.

Sono stati toccati temi di grande attualità con intermezzi musicali ritmati da i Tedranura (anagramma di Terra Nuda), una band etno-folk-pop e latin jazz del cantautore siciliano Seby Mangiameli che dal 2002, insieme al pianista jazz Piergiorgio Monaco, bassista e contrabbassista, ha avuto apprezzamenti e riconoscimenti a livello nazionale.

Unitamente al chitarrista, compositore e arrangiatore Salvo Amore, dal 2015 danno vita al progetto “Il Viaggio” che si basa interamente sulla funzione della musica di non essere semplicemente arte, ma anche cronaca per narrare il vero. Una filosofia che viene riscontrata nei brani più significativi che sono stati eseguiti durante la serata, da “Terra Santa” (dedicato alla prima Intifada), a “Uomini A Mari” (scritta per i migranti morti in mare nel dicembre del 1996), passando per “Un Angelo All’Inferno”, canzone scritta per il medico fondatore di Emergency, Gino Strada.

Seby Mangiameli viene considerato uno dei cantautori italiani da tenere ben presente nell’attuale panorama musicale ed in particolare della World Music. Artista tra i più sensibili ed attenti ai temi sociali che tratta in modo non convenzionale nei suoi brani. La musica che propone è molto raffinata, colta, e a buon diritto, lo colloca nella tradizione del cantautorato italiano percorso già da iconiche figure quali Guccini, De Andrè e Fossati, di cui troviamo forti rimandi e che lo classifica come più che degno prosecutore della loro eredità.

Lo Storico Franco Liguori, Presidente della SIPBC di Calabria, nel suo intervento asserisce che il libro della scrittrice calabrese Isabella Freccia “UN AMORE PIU’ FORTE DELLA GUERRA”, è una apprezzata opera narrativa che racconta una tormentata storia d’amore e descrive realisticamente l’ambiente sociale e il contesto naturale in cui essa si svolge. L’interessante iniziativa culturale fortemente sostenuta dal col. Luigi Leotta della Sipbc Puglia, ha un valore culturale che mira a far conoscere sul piano antropologico il mondo contadino e le usanze delle regioni del Mezzogiorno d’Italia, da considerare senz’altro come “beni culturali” immateriali del nostro Paese.

La vice Presidente nazionale della SIPBC, Annamaria Scalise nel sottolineare gli importanti temi emersi nella serata ha evidenziato che “oggi viviamo una rivoluzione sociale ed economica, in cuila globalizzazione sta disintegrando gli equilibri del passato, facendo apparire molto incerto il futuro.

Se da un lato L’umanità è sempre più connessa virtualmente, di contro è sempre più disconnessa umanamente, non ha più i modelli di vita ed i valori propri di quella cultura contadina e del Mezzogiorno d’Italia, quali: la solidarietà, l’amore per il prossimo, l’amicizia reale, la protezione ambientale-paesaggistica e la crescita economica, realtà connesse ed interdipendenti tra loro.

La nostra è una terra dalle radici profonde, proiettata nel tempo globale, consapevole di essere cerniera del Mediterraneo.

Il nostro obiettivo deve essere quello di ricercare il buono e il bello per ritornare a stupirsi nel pieno rispetto dei principi della nostra SIPBC, di proteggere e preservare ai posteri il nostro patrimonio culturale materiale ed immateriale”

 
inviato il 15/12/2019
da Veronica D'Andrea
per la categoria NEWS
 
 
 
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