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INGLESE PER I PIÙ PICCOLI: LA PLAYGROUP - INIZIATIVA INNOVATIVA PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI FILIANO
 
 
In un mondo in cui troviamo l’inglese in più di una pagina web su due, ogni bambino ha tutto l’interesse a conoscerlo per anticipare il suo futuro corso di studi. E non è mai troppo presto per insegnare una lingua ai bambini, anzi gli stimoli ambientali adeguati durante la primissima infanzia sono fondamentali.

Un modo divertente per l’alfabetizzazione in inglese, per imparare vocaboli nuovi e la pronuncia di alcune parole è la playgroup: esperienza educativa e condivisa tra i genitori ed i loro figli, che entrano in contatto con una lingua diversa da quella materna, attraverso il gioco e l’interazione.

Organizzata dall’Associazione Pro Loco di Filiano in collaborazione con l’Associazione onlus “Genitorie&Figli, per mano” e con il patrocinio del Comune di Filiano, una lezione di playgroup di inglese pensata per i bambini da 0 a 3 anni ed i loro genitori, si è tenuta nei giorni scorsi a Filiano presso la locale biblioteca.

All’incontro – curato dall’operatore di biblioteca Vito Sabia e dagli operatori volontari di Servizio Civile della Pro Loco di Filiano – hanno partecipato una decina di coppie di genitori, ai quali la dott.ssa Andriana Steta dell’Università degli Studi di Macerata ha dato informazioni che aiutano la costruzione di un migliore stile genitoriale e fornito strumenti utili per poter replicare le situazioni di gioco in inglese anche a casa.

Il format della playgroup d’inglese - ideato dalla dott.ssa Steta - è unico sul panorama internazionale, per il doppio binario adulto-bambino che prevede l’insegnamento non solo per il bimbo, ma anche per l’adulto, in quanto all’adulto viene spiegato, attraverso l’esempio concreto di ludodidattica, come e perché fare o non fare una determinata cosa con il bambino, qual è l’effetto sullo sviluppo dello stesso.

Alla domanda di alcuni genitori su quando iniziare, la dott.ssa Steta ha risposto: «Chi ha un bambino piccolissimo, può cominciare subito, non appena nato, perché sarà più naturale e spontaneo per lui e più facile in futuro».

 
inviato il 24/04/2019
da Maria Santarsiero
per la categoria EVENTI
 
 
 
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