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IMPIANTO BIOGAS TITO
 
 
L’incontro del 20 luglio per discutere dell’impianto a biogas da realizzare a Tito Scalo, registra sicuramente dei vincitori e uno sconfitto: i vincitori sono quei cittadini che, in un caldo pomeriggio di mezza estate si incontrano per chiedere, discutere, capire cosa possa accadere sul proprio territorio.

Certo non sono mancati i momenti di tensione e i toni accesi, ma, purtroppo, sono da mettere in conto quando la condivisione viene vissuta dai cittadini come atto finale di un percorso già intrapreso e non definito.

Ed è questa l’impressione che abbiamo avuto. Quella di un Sindaco “solo” che fronteggia una posizione che prima e durante la serata noi non abbiamo compreso, una posizione cangiante mascherata da ascolto. Una posizione che cambia sempre colore e ruolo e che non ha bisogno di comparse favorevoli o contrarie perché potrebbero intralciarne la narrazione. Il Sindaco, durante l’incontro, ha più volte ribadito di non aver mai scelto il progetto della Bien srl, attribuendo la presenza della ditta ad un caso, al fatto che gli altri partecipanti non avessero fornito ulteriori dettagli utili o che si fossero tirati indietro. In gergo sportivo, potremmo parlare di una vittoria a tavolino per assenza dell’altra squadra. Il Sindaco arbitro non ha scelto, gli era rimasta una sola squadra! Scusate, una sola proposta.

Peccato che un progetto di questa portata non sia un gioco.

Andando avanti nella discussione, si è arrivati al paradosso. La ditta proponente non ha bisogno di alcun via libera da parte dell’Amministrazione comunale e non è legata ad alcun vincolo dalla manifestazione d’interesse perché è soggetta ad altre regole.

Un po’ come se il Comune di Tito avesse organizzato un torneo di calcio ed alla prima partita si fosse presentata una squadra di pallavolo!!!

Il nostro Sindaco è davvero sfortunato al gioco. Il ruolo di Sindaco giocatore non gli riesce bene.

Questo modo di operare, lo riscontriamo, purtroppo, in tanti atti che questa Amministrazione sta realizzando perché non vengono stabilite, a monte regole certe e ben definite. Notiamo una frenetica attività sui social e sui media con l’enfatizzazione di qualsiasi iniziativa e verifichiamo, al contempo, l’assenza di risposte a chi pone legittimi dubbi che vengono sistematicamente bollati, da parte del Sindaco, come strumentalizzazione politica perché si ha paura del confronto e della crescita.

Abbiamo notato il silenzio o l’assenza di quanti (cittadini, consiglieri, assessori) sui social sono sempre pronti ad argomentare, a farsi portavoce, a condividere; mentre avremmo preferito che queste posizioni fossero inserite in un contraddittorio “reale”, ricordando che la presenza di un relatore della caratura del dottor Laghi doveva essere chiesta dalla stessa Amministrazione, a tutela sua e nostra, e non su invito di un comitato di cittadini.

Cittadini che si sarebbero trovati di fronte ad una presentazione di parte della sola ditta e senza alcun contradditorio tecnico/scientifico. Al contempo, istituzioni prestigiose come il nostro CNR o la nostra UNIBAS dovevano essere coinvolte nella fase di preparazione della manifestazione d’interesse, in quelle successive e soprattutto nel contraddittorio con la Bien. Il loro nome non doveva essere utilizzato come un orpello, utilizzato maldestramente dallo stesso Sindaco per attribuire un bollino di scientificità alla manifestazione d’interesse. Siamo certi che solo grazie all’importante presenza in sala del dottor Laghi e del dottor Mele, referente nazionale e regionale dell’ISDE, nonché di Maurizio Bolognetti, oggi non discutiamo di un altro triste finale per la comunità titese.

 
inviato il 21/07/2018
da Gerardo Sangiacomo - Comitato Cittadino "Tito al Centro"
per la categoria NEWS
 
 
 
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