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RIPORTARE TRIBUNALI, PROCURE ED UFFICI DEL GIUDICE DI PACE VICINO AI CITTADINI E ALLE IMPRESE
 
 

Il contratto di governo, sottoscritto da Luigi Di Maio e Salvini, al punto 12 "Giustizia rapida ed efficiente" recita: Occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria - modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni - con l’obiettivo di riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino ai cittadini e alle imprese.

È sulla base di questo che mi sono recata a Roma, presso il Ministero di Grazia e Giustizia, per consegnare un rapporto relativo al tribunale di Melfi.

Un documento che sostiene le ragioni della riapertura del Tribunale di Melfi, chiuso ormai 5 anni fa.

Un tribunale con una lunga storia, il primo nato in Basilicata, fondamentale per la particolare posizione geografica di Melfi, collocata al centro di influenze malavitose provenienti da Puglia e Campania, sede, per questo, di un "super carcere".

Il rapporto sottolinea come il monitoraggio, auspicato dalla legge delega (dalla commissione di giustizia della camera), circa i “danni della pubblica amministrazione” sull’andamento della riforma della geografia giudiziaria non sia mai stato fatto, altrimenti, dai dati sarebbe emerso come, in questi anni, siano venuti meno i presupposti fondamento della riforma giudiziaria che ha portato alla soppressione del tribunale di Melfi, ossia economicità ed efficienza, per contro si sono moltiplicate le spese sostenute dallo Stato per il funzionamento dei suoi uffici, soprattutto è venuto meno un presidio importante per la sicurezza dei cittadini.

É doveroso rendersi conto che non esiste una competenza comunale o regionale in merito ma è solo a livello ministeriale che si deciderà sulla questione.

 
inviato il 11/07/2018
da Angela Bisogno
Consigliere Comunale Melfi
per la categoria POLITICA