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ROMANIELLO, DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO PIUTTOSTO CHE SUPERARE LA PLURICLASSI LE SI AUMENTA
 
 
Nella giornata di ieri 11 gennaio nella IV commissione consiliare permanente, sono stati presentati gli emendamenti al Piano di Dimensionamento Scolastico.

Emendamenti che non sono stati discussi, avendo la commissione all’unanimità deciso di rinviare la valutazione degli stessi al dibattito e alla discussione che si terrà in consiglio regionale il 15 gennaio.

In qualità di componente della commissione ho avanzato quattro emendamenti finalizzati ad evitare violenza ad alcuni territori a partire dal comune di Terranova del Pollino, caso, questo, emblematico e figlio di una cultura politica finalizzata a costruire consenso piuttosto che garantire i diritti e qualità dei servizi delle persone.

Gli altri tre emendamenti sono finalizzati a dare piena attuazione alle linee guida regionali e sono caratterizzati dalla necessità di realizzare accorpamenti logici e non anche qui legati alla difesa di qualche direzione scolastica.

Al di là degli emendamenti che sia il sottoscritto ma anche altri consiglieri hanno presentato, tendenti a correggere la proposta del Piano, licenziati dalle due province, il dato più evidente dell’impossibilità da parte del sottoscritto di esprimere parere positivo su questo Piano di Dimensionamento Scolastico attiene al nodo pluriclasse, infatti, ne abbiamo 81 per la primaria e 19 per la media, dato in forte incremento rispetto all’anno scolastico precedente (nella scuola primaria siamo passati in un anno da 60 a 81!). Se leghiamo questo dato al decremento di popolazione scolastica che durerà almeno altri 4 anni, si corre il rischio che negli anni a venire il numero delle pluriclassi potrebbe aumentare , affermando un modello didattico-pedagogico arretrato. Nelle linee guida approvate dalla regione c’era l’impegno ad azzerare le pluriclassi nella scuola media e a mantenerle sostanzialmente nella primaria evitando il pendolarismo degli alunni 6-10 anni. Ipotesi quest’ultima accettabile solo in fase transitoria con l’intento di superarle nell’arco massimo 3-4 anni, considerato che anche per quanto riguarda le elementari è un modello che danneggia i ragazzi, purtroppo, si mantengono le pluriclassi in entrambi i cicli scolastici in netto contrasto con le linee guida.

Altro tema su cui non si può che esprimere un giudizio negativo, riguarda il mantenimento degli omnicomprensivi, sui quali piuttosto che avviare un processo di superamento degli stessi, nati per garantire il mantenimento della direzione in comuni disagiati e distanti da centri aggreganti, piuttosto che, in presenza della riduzione del numero degli alunni, immaginare un accorpamento dei diversi gradi a livello orizzontale, si è pensato bene di salvarli aggregando altri comuni che nulla hanno a che vedere con quel territorio.

In sintesi possiamo affermare che ancora una volta in questa regione si è deciso di volare basso pensando più ad accontentare la rete del consenso politico che mettere al primo posto gli interessi dei ragazzi a cui bisogna offrire una rete scolastica di qualità in termini di offerta didattica e formazione per far si che la nostra regione provi ad avere una percentuale di accesso ai livelli superiori (Università) in linea con i parametri europei.

 
inviato il 12/01/2018
da Giannino Romaniello Consigliere regionale (Gruppo Misto – Art. Uno Mdp)
per la categoria POLITICA
 
 
 
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